(University of Ferrara, Italy)
Apporto sedimentario del Fiume Magra e variazione dei fondali adiacenti negli ultimi 135 anni.
Il Magra rappresenta geograficamente il confine tra il promontorio delle cinque terre e la lunga falcata di spiaggia che si sviluppa sino al Porto di Marina di Carrara. Da un punto di vista geomorfologico rappresenta una rarità nell’ambito della costa Tirrenica, essendo un sistema estuarino con una importante influenza di marea, nonostante il Magra sia per portata media il principale fiume ligure. Il lavoro qui presentato documenta come dalla metà del diciannovesimo secolo sino ai giorni nostri il fiume abbia cambiato la morfologia dei suoi fondali interni ed adiacenti all’estuario, in seguito ad una diminuzione dell’apporto solido al fondo, causata dalla costruzione di opere nella parte alta del bacino e soprattutto dalla massiva estrazione di inerti per costruzione. Mentre nell’800 i fondali di fronte alla bocca presentavano evidenze di apporto fluviale, nel secolo successivo si è osservata una perdita di 3 milioni di metri cubi tra il 1882 ed 2000. La perdita è continuata sino ai giorni nostri con l’erosione di 1 milione di metri cubi tra il 2000 ed il 2014. Si pensa sia necessaria un’accurata politica di gestione dei sedimenti all’interno della cella litoranea interregionale ed un attento monitoraggio delle operazioni di dragaggio dei fondali.